Il colore

 

Per luce si intende quella radiazione elettromagnetica che, entrando nell’occhio viene tradotta in inpulsi nervosi e produce una sensazione visiva. 
 
Il campo delle radiazioni elettromagnetiche è molto più ampio ma solo una porzione limitata di queste onde viene riconosciuta ed interpretata dall’occhio. In natura esistono le radiazioni elettromagnetiche, che non sono altro che un trasferimento di energia sotto forma di onde elettromagnetiche e con una frequenza. Le radiazioni elettromagnetiche vengono rappresentate all’interno di uno spettro elettromagnetico con diverse lunghezze d’onda. Ad esempio:

All’interno dello spettro elettromagnetico è presente un piccolissimo segmento appartenente al cosiddetto spettro visibile, cioè l’insieme delle lunghezze d’onda a cui l’occhio umano è sensibile (luce visibile dall’occhio umano, cioè la luce bianca, cioè la luce del sole) e che sono alla base della percezione dei colori. In linea di massima, comunque, esso si trova tra i 400 e i 700/750 nanometri (unità di misura delle lunghezze d’onda): alle lunghezze d’onda maggiori corrispondono la gamma cromatica dei rossi, alle lunghezze d’onda minori corrispondono invece la gamma del blu-violetto.

Nel 1676 Newton dimostrò (in maniera empirica) come la luce bianca fosse composta da sette colori fondamentali (rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco, viola). E fu grazie a questa scoperta che si aprì la vera e propria era del “colore” con la scoperta di altri importanti principi quale quello dei colori complementari.

Ma cos’è il colore ? Il colore è un fenomeno relativo alla capacità dell’occhio umano di percepire le diverse lunghezze d’onda, ovvero delle radiazioni. Ad ogni lunghezza d’onda percepibile il nostro cervello associa un differente colore. In questo range, il nostro cervello associa i colori che variano dal violetto fino al rosso. Al di sotto ed al di sopra esistono ovviamente altre lunghezze d’onda che al nostro occhio sono invisibili (come le radiazioni emesse dai cellulari, dai router WiFi, dai satelliti e via discorrendo).

Quando si parla di colore nel mondo della fotografia digitale, entrano in gioco i cosiddetti due sistemi  di colori primari RGB e CMYK. Queste sigle infatti non sono altro che  acronimi formati dalle iniziali rispettivamente dei tre colori primari additivi e dei tre colori primari sottrattivi: RED(rosso), GREEN(verde) e BLUE(blu) nel primo sistema e  CIANO, GIALLO e MAGENTA nel secondo sistema. Si definiscono colori primari quei colori che  non si possono ottenere dalla combinazione di altri colori. I colori del sistema “additivo” RGB furono definiti appunto primari quando fu scoperto che, combinandoli opportunamente tra loro con dosi diverse, erano in grado di formare tutti gli altri colori dello spettro visivo. Se sovrapponiamo tutti e tre questi colori otteniamo la luce bianca.
I tre colori rosso, verde, blu sono i tre colori usati da fotocamere digitali, monitor e scanner per visualizzare e registrare le immagini. Le immagini digitali adottano quindi spesso il metodo RGB, ma possono essere convertite in altri metodi di colore via software. 
Invece il sistema CMYK indica un altro modello di colori che prende anche il nome di (Key black). Questo sistema viene utilizzato dalle tipografie tradizionali così come da quelle online. Si tratta di un sistema “sottrattivo”, che lavora dunque in maniera opposta rispetto al metodo RGB. E’ conosciuto come sistema sottrattivo, perché quando questi colori si sovrappongono danno origine al colore nero

RGB (Metodo additivo), CMYK (Metodo sottrattivo)

.Anche in pittura il modello di mescolanza di riferimento è quello sottrattivo, l’insieme di primari a cui si fa riferimento tradizionalmente è quello composto da giallo, magenta e ciano.  I COLORI SECONDARI derivano dalla mescolanza, in eguali quantità, di 2 colori primari del sistema additivo o sottrattivo.
 
Es. sistema additivo e sottrattivo: ogni coppia di colori primari genera un colore secondario.

  • rosso + verde = giallo                                 giallo + ciano = verde
  • rosso + blu = magenta                                magenta + ciano = blu
  • verde + blu = ciano                                     giallo + magenta = rosso
     

I COLORI COMPLEMENTARI di un dato colore sono quelli opposti nella ruota cromatica:

  •  il colore complementare del giallo è il viola e viceversa 
  •      il colore complementare del rosso è il verde e viceversa 
  •      il colore complementare del blu è l’arancio e viceversa

Il risultato dalla combinazione di primari e secondari sono i colori terziari. 
 
Ovviamente, cambiando la “dose” di colore nelle varie combinazioni, saremo in grado di ottenere tutti gli altri colori. E’ un po’ come se usassimo dei tubetti di colore e li mescolassimo tra loro. Unendo i colori il risultato finale cambierebbe a seconda della quantità di singolo colore utilizzata.
 
Con l’arrivo dell’informatica, il metodo con cui “mescolare” tra loro questi tre colori, fu riportato in termini “digitali” ed è stato definito che ogni singolo colore può essere dosato utilizzando un valore compreso tra 0 (colore assente) e 255 (100% del colore). Senza scendere troppo nel dettaglio del significato di questa scala di valori, ritorniamo all’esempio dei tubetti; a questo punto si può dire che, se per ipotesi volessimo ottenere una certa tonalità di viola, sarà necessario usare il giusto mix di colori e, in particolare, 100 di rosso, 20 di verde e 100 di blu. Si capisce facilmente che, cambiando il “dosaggio” dei singoli colori, possiamo ottenere tantissime combinazioni di colori.

Psicologia del colore:

Comunemente, si considerano i colori come generatori di emozioni. Ciascuna persona ha un modo di vivere le emozioni e gli affetti, e conseguentemente interpreta in maniera diversa i colori, anche se esistono regole ben precise e  vengono effettuate scelte cromatiche in contesti fotografici differenti per trasmettere determinate sensazioni. (come in scene di guerra, durante un festeggiamento, ecc)

I colori giocano un ruolo fondamentale nella composizione di una scena, anche perché hanno una loro simbologia e dei significati molto differenti tra di loro. Ad esempio il rosso viene comunemente associato alla passione, alla sensualità e alla fierezza. Il giallo è il colore del carattere solare, dell’illuminazione e rimanda alla radiosità che risveglia e dà calore. Il verde è il colore di Madre Natura; gli amanti del verde possono essere volubili. Il blu è il colore del cielo ed è un colore estremamente calmante.

Colori caldi e colori freddi:

I colori caldi suggeriscono calore e sembrano muoversi verso lo spettatore, per questo sembrando più vicini, vengono utilizzati per il primo piano o per mettere in risalto il punto focale (soggetto o oggetto di maggior importanza nella fotografia). I colori caldi sono: rosso, arancio e giallo.

I colori freddi invece suggeriscono freddezza e sembrano allontanarsi dallo spettatore. Per questo vengono utilizzati per il secondo piano di una fotografia o per lo sfondo. I colori freddi sono ad esempio, blu e verde. (Un esempio è la prospettiva aerea, con la quale riesco a simulare una profondità nella scena, attraverso la riduzione graduale dell’intensità cromatica).

Armonia dei colori.

Quando si scatta una foto o si compone un quadro, è fondamentale, proprio per questo tipo di visione dei colori, scegliere degli accostamenti “giusti”. E’ necessario fare in modo che i colori siano armonici o, al contrario, totalmente disarmonici in modo da giocare con le forti differenze cromatiche. Utilizzando questi colori insieme nelle nostre composizioni, siamo in grado di fornire una piacevole, o almeno complementare, combinazione di colori. Ovviamente entra in gioco il gusto personale, quindi non tutti troveranno queste combinazioni di colore universalmente piacevoli, ma questa è la teoria. Quando si usano insieme due complementari, con il loro contrasto, si può attirare l’attenzione dello spettatore.

Colori complementari e colori contigui.

Molti fotografi utilizzano i colori complementari per migliorare la composizione o sottolinearne qualche aspetto. Un arancione luminoso e il tramonto rosso che sfuma nel cielo indaco dai toni profondi, ad esempio, possono aggiungere grande drammaticità ed atmosfera a tutta la composizione.

Come abbiamo già anticipato, se in una fotografia sono presenti due colori complementari, disposti sui lati opposti della ruota, ad esempio rosso-verde, si accentua notevolmente il senso di contrasto. Se invece sono sono presenti due colori contigui, come blu e verde, si ottiene un senso maggiore di armonia, favorito dall’affinità tra i colori.

Quando sono accostati due colori complementari, quello che attira maggiormente l’attenzione, di solito, è il colore più caldo. Si osservi l’interno del limone nella fotografia sotto:

Colori complementari

L’accostamento di colori contigui genera nell’osservatore un senso di tranquillità e armonia. Soffermiamoci sull’ immagine sotto con due colori tra loro contigui: rosa e arancio, l’immagine appare armoniosa e riposante, anche perché le tonalità dei colori, sebbene abbastanza sature, hanno un livello di “contrasto cromatico” piuttosto basso.


Comunemente, si considerano i colori come generatori di emozioni. Ciascuna persona ha un modo personale di vivere le emozioni e gli affetti, e conseguentemente interpreta in maniera diversa i colori, anche se esistono regole ben precise.
 
 

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