Quando acquistiamo una fotocamera, una delle più importanti caratteristiche è senza dubbio la risoluzione. Sicuramente questo è un argomento abbastanza semplice, ma quando cerchiamo di capire in termini pratici di che cosa si tratti, si apre un ventaglio di teorie molto fantasiose.
Iniziamo a parlare intanto del sensore che ogni fotocamera ha montato nel suo interno. Il sensore è l’elemento fotosensibile sul quale arrivano tutte le informazioni sotto forma di luce e che vengono salvate, quando scattiamo una fotografia, in una scheda di memoria. Più grande è il sensore più pixel (elementi fotosensibili) ci sono nel suo interno. I pixel definisco la risoluzione di un sensore, più sono numerosi più il sensore avrà una alta risoluzione.
Per risoluzione si intende la qualità dello scatto in termini di nitidezza. Più pixel avrà il sensore della fotocamera, più la fotografia sarà leggibile, meno sgranata e con maggiore risoluzione. Per calcolare la risoluzione di un sensore basta solamente moltiplicare le due dimensioni, cioè il numero di pixel della base con il numero di pixel dell’altezza, ottenendo la risoluzione massima del sensore e quindi anche della fotografia prodotta.
Ad esempio se moltiplichiamo1536 x 2048 pixel ( numero di pixel sulla base e sull’altezza di un ipotetico sensore), otteniamo la sua totale risoluzione. E così via per gli altri valori indicati nella foto sopra. Ad esempio un sensore di 12 milioni di pixel (o mega pixel) avrà sulla base 4 milioni di pixel e sull’altezza 3 milioni di pixel, il risultato sarà un sensore con 12 milioni di pixel.
Il numero di pixel di cui è composta l’immagine vincolerà le dimensioni di stampa e di conseguenza anche i dettagli.
Parlando di risoluzione adesso vediamo due unità di misura, PPI e DPI:
- PPI (pixel per inch), indica la risoluzione del monitor, dicendoci quanti pixel ci sono per ogni pollice (1 pollice = 2,54 cm). PPI da 72 a 400.
- DPI (dots per inch), indica la densità dei punti stampati su una linea lunga 1 pollice. DPI = da 250 a 300.
Per avere una stampa di buona qualità, avendo le due dimensioni della foto di: 2480 x 3508 pixel = 8.699.840, possiamo stampare il file fino a 21 cm x 29,7 cm (foglio A4), mantenendo il DPI a 300. Ma vediamo la tabella di riferimento sotto:
Prendendo in riferimento l’ultima riga, abbiamo un sensore con una risoluzione massima di 20 Megapixel. La fotografia prodotta avrà 300 DPI e perciò potrà essere stampata con una dimensione massima di 47 x 30 cm. Se invece avessimo la stessa fotografia ma con 150 DPI, dovremmo stampare con una dimensione inferiore di 90 x 62 cm. Questo perché se provassimo a stampare la nostra fotografia con 150 DPI con le dimensioni precedenti, cioè 47 x 30 cm, avremmo una perdita dei dettagli ed una foto sgranata, questo perché i punti di stampa dovrebbero distribuirsi in una superficie maggiore.
Perciò in conclusione possiamo dire che maggiore risoluzione vuol dire maggiore dimensione di stampa e maggiore definizione dei particolari, tenendo presente che il DPI deve essere sempre a 300 per garantire che la stampante riempia con il massimo di punti di inchiostro ogni segmento di 2,54 cm ( pollice). Se invece abbiamo solo la necessità di visualizzare a monitor tale fotografia, allora entrerà in gioco il PPI. Con tale valore viene calcolata la risoluzione del monitor, cioè i pixel presenti in ogni pollice del monitor, che ci restituiranno una visione della foto più o meno definita.