Proviamo ad inquadrare un soggetto ?

Il ritrattoAlcune volte tentiamo, all’interno delle nostre mura domestiche, di fotografare un genitore, un parente, un amico, magari senza sapere come inquadrare correttamente il soggetto ma lasciandoci solamente trasportare dall’emozione del momento. In realtà ci sono delle semplici regole da imparare e mettere in pratica ogni volta che ci troviamo di fronte ad una persona da riprendere.

Vediamo intanto per prima cosa quali sono i ritagli principali che possiamo utilizzare per inquadrare un soggetto. Escludendo i “campi lunghissimi, lunghi e medi” che vedremo dopo, andiamoci a concentrare sulla figura intera ed i ritagli più stretti:

Inquadrature e obiettivi per il ritratto – The portrait, frames ...

  • Figura intera: i soggetti vengono fotografati dalla testa ai piedi, senza lasciare spazio all’ambiente intorno e calibrando la giusta ed uguale aria intorno al soggetto per produrre una foto equilibrata, salvo eccezioni legate a casi particolari.
  • Piano americano: il soggetto viene ripreso dalla testa fino a sopra le ginocchia (metà cosce), rappresentando così circa tre quarti della figura intera e lasciando sempre la giusta aria intorno.
  • Mezza figura: il soggetto viene ripreso dalla testa fino all’altezza del bacino e lasciando sempre la giusta aria intorno.
  • Primo piano: il soggetto viene inquadrato dalla testa fino alle spalle e lasciando sempre la giusta aria intorno.
  • Primissimo piano:  il soggetto viene inquadrato dalla fronte fino al mento per dare importanza ai tratti del volto, infatti questo ritaglio viene utilizzare per risaltare caratteristiche particolari del viso, lasciando sempre la giusta aria intorno.

 

Ovviamente pensando alla nostra inquadratura, siamo di fronte al dilemma di quale parte includere e quale no, di conseguenza stiamo scegliendo di portare avanti un racconto fotografico invece di un altro. Questo ci fa anche comprendere che l’inquadratura è quindi fondamentale per capire quali parti sono importanti per la nostra fotografia e quali invece possiamo tralasciare.

Parlando di inquadratura dobbiamo anche accennare il concetto di composizione, cioè tutte le decisioni che prende il fotografo in relazione agli ambienti ed agli elementi che vuole fotografare e quindi come disporre tali elementi all’interno dell’inquadratura. Il soggetto può anche essere contestualizzato, ampliando i ritagli visti precedentemente, con i campi lunghissimi, lunghi e medi:

  • Campo lunghissimo: questa inquadratura è caratterizzata dall’ambiente esterno, che risulta predominante rispetto alle persone che, se presenti, risultano meno definite.
  • Campo lungo: l’ambiente risulta sempre predominante rispetto ad eventuali persone nella foto, ma queste ultime, risultano più definite.
  • Campo medio: le persone risultano distinguibili e l’ambiente ha la funzione di “cornice”.

 

Ma ci sono tanti modi per disporre gli elementi all’interno della scena: basti solo pensare ad un soggetto inquadrato centralmente, rendendo la foto più statica; o magari spostandolo da un lato dell’inquadratura rendendo la solita foto più dinamica agli occhi di chi la guarda. Avremo anche sentito parlare della regole dei terzi. In questo caso il fotogramma viene suddiviso in nove parti da due linee verticali intersecate a due linee orizzontali. Se il soggetto o i soggetti inquadrati si trovano in corrispondenza di una, due, tre o tutte e  quattro intersezioni, la foto acquista un valore maggiore perché i punti sono, per lo sguardo dello spettatore, delle aree di maggiore interesse rispetto al centro o alla periferia e inoltre le linee creano dei percorsi di esplorazione per l’occhio.

Larashop | La regola dei terzi nella composizione fotografica

Regola dei terzi

Ovviamente ci sono numerose varianti a queste poche regole. Non dovremmo mai soffermarci alla prima idea di inquadratura, ma ricordarci di girare intorno al soggetto, la dove è possibile,  per trovare la ripresa migliore dal punto di vista della luce, della composizione e per esprimere sempre al meglio il nostro lato artistico. Alle volte ci dobbiamo abbassare rispetto al soggetto o trovare la maniera di inquadrare dall’alto per dare la giusta chiave al nostro racconto, cercando soprattutto inquadrature originali ed interessanti. Dovremmo già conoscere il soggetto che vogliamo fotografare, perché in fase di ripresa sarebbe utile aver chiari alcuni punti come: le inquadrature da evitare a causa di malformazioni (es: evitare di fotografare il profilo di una persona se ha il naso pronunciato, evitare di riprendere dal basso se siamo difronte ad un doppio mento, e così via…),  la difficoltà a mantenere alcune pose ( la perdita di naturalezza e rilassatezza da parte del soggetto è molto evidente in fotografia), ma soprattutto sarebbe cosa gradita aver stabilito gia un feeling per avere massima complicità in fase di ripresa.

Tutto questo una volta imparato può essere modificato dove e quando vogliamo, l’importante è sapere sempre a cosa stiamo andando in contro. Conoscere le regole ci da modo di rispettarle cercando di non commettere errori, ma ci consente anche di uscire fuori dagli schemi lasciando emergere la nostra creatività. Questo è quello che dico al termine dei miei corsi fotografici di primo livello, come stimolo e provocazione per iniziare a fare pratica.

 

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