Una volta viste le nozioni principali riguardo la teoria del flash in fotografia, studiamo i sette principali schemi di luce utilizzati in sala di posa o dove sia necessaria una luce artificiale. I principali schemi di luce sono:
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La luce piena
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La luce laterale
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La luce rembrant
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La luce a farfalla
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La luce a fessura
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La luce principale e la luce a taglio
La luce piena:
Questo schema di luce è il più utilizzato in pubblicità o per foto di beauty. Come potete immaginare dal nome, è utilizzato per illuminare il volto del soggetto nella sua totalità, eliminando ombre e difetti. Per comporre il set sono necessarie due lampade poste circa a 45° davanti al soggetto. Anche in questi schemi di luce possono essere utilizzati strumenti come softbox, ombrelli o pannelli per rendere la luce più diffusa e morbida sul volto.
La luce laterale:
Tra i più semplici schemi di luce abbiamo quella denominata “luce laterale“, composta da una semplice luce continua o flash posta lateralmente al soggetto. Può essere ovviamente posizionata a destra o sinistra e vi restituirà un’ombra molto pesante sulla parte opposta del soggetto illuminato, sfinando in questo modo il viso. Per ottenere delle immagini forti e contrastate basterà avvicinare l’illuminazione al soggetto, per avere dei dettagli più morbidi, basterà invece allontanare un po’ la lampada/flash e interporre un softbox tra di essi; per avere dei dettagli e ombre ancora più morbide, si potrà aggiungere sul lato opposto all’illuminatore un pannello bianco (anche di polistirolo) che ammorbidirà le ombre. Nella foto qui sopra possiamo vedere un esempio di luce laterale e relative immagini:
La luce rembrant:
Tra gli altri schemi di luce poi troviamo la “luce Rembrandt”. Questo schema di luce prende il nome dal pittore olandese Rembrandt Harmenszoon van Rijn, schema a cui l’artista era solito ricorrere nei sui ritratti. L’impostazione è molto semplice ed efficace: una lampada a luce continua o un flash posizionata a circa 45° e più in alto rispetto al soggetto, quasi a simulare la luce del sole: il soggetto verrà colpito da un fascio di luce che illuminerà metà volto, mentre sull’altra metà si dovrà formare un triangolino sotto l’occhio, non più lungo del naso e non più largo dell’occhio. Questi schemi di luce restituiscono immagini naturali e suggestive. Si possono anche utilizzare dei softbox per rendere le ombre più morbide o allontanare la lampada e posizionarla a varie altezze, per ottenere diversi risultati di illuminazione sul volto del soggetto.
La luce a farfalla:
Gli schemi di luce più utilizzati per soggetti con volti magri e con zigomi pronunciati sono quelli “dell’illuminazione a farfalla”. Questo sistema è così chiamato perché il tipo di illuminazione va a formare sotto il naso del soggetto un’ombra che ricorda molto una farfalla. La lampada o il flash saranno posizionati frontalmente al soggetto, in una posizione abbastanza alta; la dimensione e la forma dell’ombra sotto al naso dipenderanno dalla distanza della lampada dal soggetto, dall’angolo di campo della lampada e dalla sua altezza.
La luce a fessura:
Il quinto sistema di schemi di luce che andiamo a vedere è lo “schema a fessura“. Questo tipo di illuminazione è utilizzato spesso nel cinema, crea un fascio di luce che illumina il soggetto solo in parte, a fessura appunto, creando un forte impatto emotivo e drammatico. Non è adatto a tutti i tipi di volto, sopratutto quelli con difetti e rughe. Lo schema è composto da due pannelli posizionati a “V” con all’interno l’illuminatore, sarete voi a decidere la dimensione del fascio di luce e quale parte del soggetto dovrà colpire.
La luce principale e la luce a taglio:
Lo schema principale e più frequente, consiste nel disporre la luce principale in modo che illumini completamente la parte del soggetto rivolta verso la fotocamera.
La luce piena è tranquillizzante, non interpreta in maniera dura ed inquietante il ritratto ed è quella più usata per i ritratti canonici. Per comporre il set sono necessarie due lampade poste circa a 45° davanti al soggetto con potenza differente.
La luce a taglio è quella speculare a quella principale ed esalta la forma del viso, essa illumina la porzione del viso non rivolta verso la fotocamera. La luce di taglio da un immagine decisa e con molto carattere, non molto adatta a visi eccessivamente spigolosi. Per comporre il set sono necessarie due lampade poste circa a 45° davanti al soggetto con potenza differente